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MotoGP

Bagnaia show ‘da 10’: a Jerez cadono i veli, campione si può dire

Bagnaia regala uno show ‘da 10’ battendo Marc Marquez, davanti al suo pubblico: a Jerez cadono dei e veli, oggi ‘campione’ si può dire

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Francesco Bagnaia

Tre anni più tardi, il duello si ripropone, il corpo a corpo si ripresenta, l’esito non cambia. 959 giorni non bastano per ribaltare il risultato del testa a testa tra Francesco Bagnaia e Marc Marquez. Da Aragon 2021 a Jerez 2024, dalla prima vittoria in MotoGP all’ultima: la Spagna si presta a seconda casa e sorride a Pecco.

La pioggia di critiche ed alzata di dubbi colgono linfa nella caduta del sabato, svanendo come d’incanto nello show domenicale. Una prestazione che ammutolisce i tifosi di casa Marquez e gli irriducibili detrattori. La data dell’alba della nuova generazione dei motori non si può certo far coincidere con quella di Jerez, meglio accostabile ad un mezzogiorno di fuoco nella persona di Bagnaia, frontman dell’era del presente. Errato, ormai da tempo, collocarlo nei volti del futuro, va, anzi, rianalizzato il recente passato per scorgerne la genesi.

La necessità impellente di screditare e sminuire l’apporto del pilota nella ‘nuova’ MotoGP, in un velo di memorie dei bei tempi andati, può ormai conoscere il proprio, dovuto, capolinea. Con esse, nell’ordine, accorpare le mancate grazie rese a chi campione lo è, e lo fa, piegando a sé anche i più grandi. Lo strapotere Ducati, oggi come allora, non è un’attenuante. L’inattesa scelta estiva di Marquez, mediaticamente, gioca, oggi, a favore dei propri rivali: pari marca, pari evoluzioni, medesimo risultato. Bagnaia svetta al centro del podio, Marquez si accontenta del secondo gradino.

Bagnaia e Marquez

Aragon 2021, coincidente con la prima vittoria di Bagnaia in top class, poteva ancora, per i più, offrire scudi dietro ai quali rifugiarsi, pronti all’annichilimento del pilota, graziato dalla moto superiore. Jerez 2024, sfortunatamente, fa cadere ogni velo e difesa: la realtà, ora, è indiscutibile, evidente, ed al centro di un dibattito che non può che portare alla presa di coscienza di cos’è realmente la classe regina oggi.

Marquez come termometro inequivocabile delle due ere, oggi più che mai. Lascia le alte schiere della MotoGP da dominatore, incontrastato ed incontrastabile, nella Jerez 2020 che riempie ancor oggi gli occhi della tracotanza dell’iberico. Torna, definitivamente, al meglio di sé 4 anni più tardi. Vesti e stigmate, da implacabile ed inarrivabile, tuttavia, vengono meno. I rivali, nel 2024, sono reali e di livello, se superiore risulta tutt’ora termine urticante, certamente non inferiore. Anni o termometri generazionali, a dirla tutta, risultano superflui: la classifica mondiale, in questo senso, è cassazione.

Bagnaia, Martin, Bezzecchi, Bastianini, Acosta e non solo: né piloti né giovani da attendere, campioni di assoluto livello. Le memorie dei ‘Fantastici 4’, possono aspettare, il futuro no: è oggi e parla chiaro. Conferme unanime come ombrello per la pioggia di invettive: dai vincitori ai vinti, sino agli arbitri della contesa del domani. Una “gara da 10”, per Valentino Rossi; “un campione”, ammette il battuto; “tremano le gambe”, in ultima istanza, a Dall’Igna, conteso nell’ardua scelta tra Enea, Marc e Jorge.

A Jerez cadono gli dei – del passato – così come i veli. A Jerez i campioni colgono vittorie e gloria, così come i meriti. La verità al centro di un dibattito chiuso, Pecco il volto di ciò. Né alba del domani né tramonto del passato: un mezzogiorno di fuoco, in salsa iberica, tributa quanto dovuto da anni. Estro, talento e fantasia la miscela perfetta nelle vene, ricetta gradita per lo show da annali. Un Bagnaia ‘da 10’, perché oggi, finalmente, ‘campione’ si può dire.

MotoGP

Il Buono, il Brutto e il Cattivo: Dall’Igna come van Gogh, Bagnaia e Ducati tremano

Dall’Igna nelle vesti di van Gogh: il pittore veneto all’ultimo casting tra ‘Il Buono, il Brutto e il Cattivo’, così Francesco Bagnaia e la Ducati tremano

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Bastianini, Martin, Marquez

Più del mondiale, più delle gare, il drama attorno al futuro compagno di Francesco Bagnaia è una nube che non accenna a diradarsi nell’ampio cielo della MotoGP. La Notte Stellata come perfetta definizione e raffigurazione dell’attuale cielo motociclistico, un firmamento che si gode, in una parata di stelle, le tre più luminose grazie ai fari del paddock tutto puntati addosso.

Dall’Igna come van Gogh: il pittore veneto ‘trema’ dinanzi alla sua opera magna, anch’essa da custodire al MoMA. Arte moderna dei motori è, infatti, il tridente da sogno composto e coltivato da Gigi, oggi tuonante guardando alla sella al fianco di Bagnaia.

‘Il Buono, il Brutto e il Cattivo’ 2.0: riedizione o perfetto adattamento cinematografico del thriller Ducati. Enea Bastianini, Jorge Martin e Marc Marquez, per meglio dire. Se Dall’Igna trema per la scelta, che dal futuro di Ducati finisce per travolgere inevitabilmente il futuro dei tre piloti, lo stesso fa Bagnaia, in pista, e corre il rischio di fare, il prossimo anno, nel box.

La valle del Mugello come luogo preposto alla rivelazione del tanto atteso verdetto, una fetta importante del futuro di Ducati passa dall’ultima parola dell’uomo chiave nell’era più florida dalle parti di Borgo Panigale.

Marc Marquez, il ‘Cattivo’

Il ‘Cattivo’ della storia, quella dell’ultimo decennio, è stato, fuori da ogni discussione, Marc Marquez. Nemico pubblico numero uno per Ducati, i vari piloti passati in rosso hanno fallito l’obiettivo di spodestare lo spagnolo dal trono di campione della classe regina. Gli epici testa a testa con Dovizioso, poi, hanno contribuito ad attribuire la nomina al Cabroncito, antagonista di Borgo Panigale.

Una perfetta storia di rivalità sportiva dapprima incrinata da Jerez 2020, poi cancellata con un colpo di spugna dall’impronosticabile cenno d’intesa estivo tra Dall’Igna e Marquez. Ecco che, a caldeggiare prepotentemente per un suo approdo in rosso, potrebbe essere proprio l’ingegnere: riuscirà, questa volta, a resistere al fascino di questo matrimonio suggestivo?

Ad augurarselo, ancor più di Bastianini e Martin, dovrebbe essere proprio Bagnaia. La storia insegna, e due galli in un pollaio stretto quanto un box, specie se già spennatisi nelle prime uscite di quest’anno, potrebbero rompere fascino ed incanto del ‘matrimonio proibito’.

Jorge Martin, il ‘Brutto’

Il ‘Brutto’ è, di per sé, quanto detto. Ecco che, nel caso di Jorge Martin, la veste calza a pennello. Dichiarazioni scomode ed una rivalità pronta ad accendersi: calare il carattere-miccia dell’iberico nel box di Bagnaia aumenterebbe ancor più il rischio concreto che lo scenario precedente collimi con la realtà.

Il campione italiano raggiunto dallo spagnolo fumantino. Nessuna barzelletta, chiaro rimando a fatti noti dalle parti di Iwata, quando, all’epoca, fu Lorenzo la miccia a far ‘scoppiare’ Rossi verso Ducati. Il fattore meritocratico, quello prediletto nelle precedenti occasioni dinanzi a bivi riguardanti il futuro, oggi, e con ogni probabilità anche al Mugello, vota, tuttavia, proprio Martin.

Preservare gli equilibri e tutelare l’uomo simbolo Bagnaia, questa volta, potrebbe coincidere con il punto di rottura con le tradizioni ducatiste. Di contro, l’occasione irripetibile di garantirsi un futuro con, in casa, la coppia più temuta della MotoGP. Spegnere la stella numero 89 nel quadro del pittore Dall’Igna comporterebbe anche il tramutarla in rivale, su KTM, o Aprilia, in rapido avvicinamento tecnico.

Enea Bastianini, il ‘Buono’

Il ‘Buono’ Bastianini, a rinnovamento di un matrimonio che, dagli inizi travagliati, si avvicina sempre più a quanto promesso all’altare Ducati. Lasciato alle spalle il 2023, il nuovo anno riporta Enea ad un passo dai propri standard da contender iridato. La Bella e la Bestia, come nelle storie migliori. Così la GP-24, la più ambita, e così Bastianini.

Storie alle quali abbinare risultati, intermittenti sin qui, sebbene costellati di vari fattori che hanno precluso alla Bestia la perfetta finalizzazione di prestazioni di assoluto livello. Non scombinare la sintonia con l’amico Bagnaia aiuterà certamente, sebbene oggi la riconferma appare come l’ipotesi più lontana tra le tre sul tavolo per chi non considera quanto fatto nel recente passato ed livello potenziale del candidato.

Dall’Igna come van Gogh, l’ultimo colpo di pennello può rendere immortale la propria opera, e favorirne il passaggio dal MoMA ai libri della storia della MotoGP. ‘Il Buono, il Brutto e il Cattivo’ all’ultimo casting, in una finale da brividi che, nella cornice del Mugello, porrà fine ai tremori da scelta, anche per Bagnaia e Ducati.

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MotoGP

Martin pigliatutto, Marquez da podio: Bagnaia e Bastianini gli ‘sconfitti’

Jorge Martin pigliatutto nel weekend, è Marquez il vero avversario a Le Mans: Bagnaia e Bastianini, gli ‘sconfitti’ in casa Ducati

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Jorge Martin

Jorge Martin assoluto protagonista del weekend di Le Mans: alla pole position seguono le vittorie in sprint e gara. Marc Marquez, costretto al 13° posto in griglia, rimonta e si piazza 2°, sia al sabato che alla domenica. Bagnaia passa dal ritiro al 3° posto ‘beffa’, primo degli sconfitti in rosso, a far coppia con Bastianini, due volte 4°.

Pedro Acosta

Vinales leader delle ‘non Ducati’: Acosta non brilla, nuovo fallimento giapponese

Primo delle ‘non Ducati’ si conferma essere Maverick Vinales, 3° al sabato e 5° domenica, mentre arranca il compagno Espargaro, 5° nella sprint ma 9° in gara. Ottimo weekend per Morbidelli, 12° e 7°; Acosta a due facce, 6° nella gara corta e caduto in occasione del main event; Binder in ombra, 15° e 8°.

Niente da fare, poi, nuovamente per le giapponesi: Quartararo illude sfiorando i punti al sabato, cadendo poi la domenica; Zarco guida, in entrambe le occasioni, le tre Honda: la quarta di Mir rinnova costantemente l’abbonamento con la ghiaia.

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MotoGP

Martin show in pole, Bagnaia 2°: beffa Bastianini, Marquez 13°

Jorge Martin show in qualifica a Le Mans: Bagnaia tiene il passo, poi cade, è 2°. Bastianini beffato dalle bandiere gialle, shock Marquez, scatterà 13°

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Jorge Martin

Jorge Martin inaugura il weekend di Le Mans con lo show in qualifica, dando seguito al dominio nelle prove: pole, record della pista e caduta.

Bagnaia non tiene il passo del rivale, brilla sino al 2° posto in griglia, poi cade e inguaia Bastianini. Enea, costretto a risorgere dal Q1 con annesso record della pista (poi polverizzato da Martin), sembra poter replicare, poi la pioggia di bandiere gialle, e problema tecnico: scatterà 10°.

Bastianini

Non solo Martin: Vinales in prima fila, segnali Quartararo e Morbidelli

In sordina Vinales strappa la 3ª casella, a precedere Di Giannantonio, Bezzecchi ed il compagno di box. La terza fila, invece, sarà composta da Acosta, Quartararo ed un crescente Franco Morbidelli.

Colpisce, in negativo, Marc Marquez, soltanto 13° dopo difficoltà nel Q1. Delude, poi, anche Alex Marquez, soltanto 17°. Scatterà, invece, dall’ultima casella Brad Binder: costretto al Q1, il sudafricano è pesantemente condizionato da problemi tecnici.

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