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MotoGP

Capolavoro Bagnaia su Marquez, Bezzecchi 3°: cade Martin, cambia il mondiale

Capolavoro Bagnaia su Marquez ad Jerez: Bezzecchi giova della caduta di Martin e si prende il podio. Cambiano gli equilibri del mondiale, accorciano i rimontanti Bastianini e Acosta

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Bagnaia - Marquez

Gara stratosferica ad Jerez in MotoGP: Martin danza in apertura, poi cade e regala il corpo a corpo per la vittoria tra Bagnaia e Marquez. Una gara da consegnare agli annali della categoria, per spettacolo, risultati e conseguenze su un mondiale totalmente riequilibrato.

Bagnaia da 7° in griglia rimonta, piazzando un doppio sorpasso all’esterno al primo giro, piazzandosi presto in vetta al gruppo. Il pressing dei primi induce spesso in errore, così Martin guida per alcune tornate, prima di cogliere la chiusa d’anteriore, e conseguente ghiaia, in curva 6.

Bagnaia si riprende la corsa e stacca la concorrenza, poi Marquez si sbarazza di Bezzecchi e, a suon di bordate da tre decimi a giro, rimonta il campione del mondo. Clou della stagione, sin qui, il corpo a corpo tra i due, vinto proprio da Pecco, abile nel difendersi, contrattaccare ed incrociare l’8 volte iridato sino a sfiancarlo. In una sfida tanto accesa, e dai colpi ravvicinati, i fantasmi di Portimao possono diradarsi solamente al passaggio sotto la bandiera a scacchi.

Bastianini

Bastianini su Binder, Acosta di rimonta: out Morbidelli e Miller

Chiude a podio un ottimo Bezzecchi, mostrante la miglior forma di sé, sino a questo punto, sulla GP23. Assente dalla cronaca di gara, nonostante il 4° posto, Alex Marquez, a precedere un Bastianini nuovamente condannato alla rimonta, scattato 9° e scivolato 10° sin da inizio gara. Terminato l’assolo Ducati in vetta giungono Binder, Di Giannatonio ed Oliveira, al primo buon risultato in Trackhouse.

9° un anonimo Vinales su Acosta, costretto a risalire sin dal 18° posto colto poco dopo un complesso avvio. A punti anche Raul Fernandez, Mir, Rins, Nakagami e Quartararo, fuori invece Bradl e Marini. Cadono Pedrosa, nelle prime battute, così come Morbidelli, che nella scivolata fa strike con Miller. Fuori anche Zarco, Espargaro, Savadori ed Augusto Fernandez, oltre alla citata caduta, da cambio di rotte mondiali, di Jorge Martin.

Bagnaia

Bagnaia riapre il mondiale: Bastianini spreca, giapponesi graziate

Spettacolo in pista ed in vetta, con Bagnaia che si aggiudica la miglior gara in carriera piegando l’atteso Marquez, in casa propria, dinanzi al suo pubblico. Pecco, così, accorcia sino a -17 su Martin nel mondiale, trainando con sé Bastianini, a -22, che non finalizza al meglio un’ottima occasione per ricucire con maggior vigore sul leader virtuale, a precedere Acosta, solo 6° nell’iridata il Cabroncito di Gresini.

Tornano a vedere luce, e punti, le giapponesi, consuetamente in blocco al passaggio sul traguardo. Ringraziamenti che, da Tokyo e Iwata, si propagano sino ai box degli 8 piloti caduti, senza i quali la top 15 sarebbe stata il solito miraggio.

MotoGP

Il Buono, il Brutto e il Cattivo: Dall’Igna come van Gogh, Bagnaia e Ducati tremano

Dall’Igna nelle vesti di van Gogh: il pittore veneto all’ultimo casting tra ‘Il Buono, il Brutto e il Cattivo’, così Francesco Bagnaia e la Ducati tremano

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Bastianini, Martin, Marquez

Più del mondiale, più delle gare, il drama attorno al futuro compagno di Francesco Bagnaia è una nube che non accenna a diradarsi nell’ampio cielo della MotoGP. La Notte Stellata come perfetta definizione e raffigurazione dell’attuale cielo motociclistico, un firmamento che si gode, in una parata di stelle, le tre più luminose grazie ai fari del paddock tutto puntati addosso.

Dall’Igna come van Gogh: il pittore veneto ‘trema’ dinanzi alla sua opera magna, anch’essa da custodire al MoMA. Arte moderna dei motori è, infatti, il tridente da sogno composto e coltivato da Gigi, oggi tuonante guardando alla sella al fianco di Bagnaia.

‘Il Buono, il Brutto e il Cattivo’ 2.0: riedizione o perfetto adattamento cinematografico del thriller Ducati. Enea Bastianini, Jorge Martin e Marc Marquez, per meglio dire. Se Dall’Igna trema per la scelta, che dal futuro di Ducati finisce per travolgere inevitabilmente il futuro dei tre piloti, lo stesso fa Bagnaia, in pista, e corre il rischio di fare, il prossimo anno, nel box.

La valle del Mugello come luogo preposto alla rivelazione del tanto atteso verdetto, una fetta importante del futuro di Ducati passa dall’ultima parola dell’uomo chiave nell’era più florida dalle parti di Borgo Panigale.

Marc Marquez, il ‘Cattivo’

Il ‘Cattivo’ della storia, quella dell’ultimo decennio, è stato, fuori da ogni discussione, Marc Marquez. Nemico pubblico numero uno per Ducati, i vari piloti passati in rosso hanno fallito l’obiettivo di spodestare lo spagnolo dal trono di campione della classe regina. Gli epici testa a testa con Dovizioso, poi, hanno contribuito ad attribuire la nomina al Cabroncito, antagonista di Borgo Panigale.

Una perfetta storia di rivalità sportiva dapprima incrinata da Jerez 2020, poi cancellata con un colpo di spugna dall’impronosticabile cenno d’intesa estivo tra Dall’Igna e Marquez. Ecco che, a caldeggiare prepotentemente per un suo approdo in rosso, potrebbe essere proprio l’ingegnere: riuscirà, questa volta, a resistere al fascino di questo matrimonio suggestivo?

Ad augurarselo, ancor più di Bastianini e Martin, dovrebbe essere proprio Bagnaia. La storia insegna, e due galli in un pollaio stretto quanto un box, specie se già spennatisi nelle prime uscite di quest’anno, potrebbero rompere fascino ed incanto del ‘matrimonio proibito’.

Jorge Martin, il ‘Brutto’

Il ‘Brutto’ è, di per sé, quanto detto. Ecco che, nel caso di Jorge Martin, la veste calza a pennello. Dichiarazioni scomode ed una rivalità pronta ad accendersi: calare il carattere-miccia dell’iberico nel box di Bagnaia aumenterebbe ancor più il rischio concreto che lo scenario precedente collimi con la realtà.

Il campione italiano raggiunto dallo spagnolo fumantino. Nessuna barzelletta, chiaro rimando a fatti noti dalle parti di Iwata, quando, all’epoca, fu Lorenzo la miccia a far ‘scoppiare’ Rossi verso Ducati. Il fattore meritocratico, quello prediletto nelle precedenti occasioni dinanzi a bivi riguardanti il futuro, oggi, e con ogni probabilità anche al Mugello, vota, tuttavia, proprio Martin.

Preservare gli equilibri e tutelare l’uomo simbolo Bagnaia, questa volta, potrebbe coincidere con il punto di rottura con le tradizioni ducatiste. Di contro, l’occasione irripetibile di garantirsi un futuro con, in casa, la coppia più temuta della MotoGP. Spegnere la stella numero 89 nel quadro del pittore Dall’Igna comporterebbe anche il tramutarla in rivale, su KTM, o Aprilia, in rapido avvicinamento tecnico.

Enea Bastianini, il ‘Buono’

Il ‘Buono’ Bastianini, a rinnovamento di un matrimonio che, dagli inizi travagliati, si avvicina sempre più a quanto promesso all’altare Ducati. Lasciato alle spalle il 2023, il nuovo anno riporta Enea ad un passo dai propri standard da contender iridato. La Bella e la Bestia, come nelle storie migliori. Così la GP-24, la più ambita, e così Bastianini.

Storie alle quali abbinare risultati, intermittenti sin qui, sebbene costellati di vari fattori che hanno precluso alla Bestia la perfetta finalizzazione di prestazioni di assoluto livello. Non scombinare la sintonia con l’amico Bagnaia aiuterà certamente, sebbene oggi la riconferma appare come l’ipotesi più lontana tra le tre sul tavolo per chi non considera quanto fatto nel recente passato ed livello potenziale del candidato.

Dall’Igna come van Gogh, l’ultimo colpo di pennello può rendere immortale la propria opera, e favorirne il passaggio dal MoMA ai libri della storia della MotoGP. ‘Il Buono, il Brutto e il Cattivo’ all’ultimo casting, in una finale da brividi che, nella cornice del Mugello, porrà fine ai tremori da scelta, anche per Bagnaia e Ducati.

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MotoGP

Martin pigliatutto, Marquez da podio: Bagnaia e Bastianini gli ‘sconfitti’

Jorge Martin pigliatutto nel weekend, è Marquez il vero avversario a Le Mans: Bagnaia e Bastianini, gli ‘sconfitti’ in casa Ducati

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Jorge Martin

Jorge Martin assoluto protagonista del weekend di Le Mans: alla pole position seguono le vittorie in sprint e gara. Marc Marquez, costretto al 13° posto in griglia, rimonta e si piazza 2°, sia al sabato che alla domenica. Bagnaia passa dal ritiro al 3° posto ‘beffa’, primo degli sconfitti in rosso, a far coppia con Bastianini, due volte 4°.

Pedro Acosta

Vinales leader delle ‘non Ducati’: Acosta non brilla, nuovo fallimento giapponese

Primo delle ‘non Ducati’ si conferma essere Maverick Vinales, 3° al sabato e 5° domenica, mentre arranca il compagno Espargaro, 5° nella sprint ma 9° in gara. Ottimo weekend per Morbidelli, 12° e 7°; Acosta a due facce, 6° nella gara corta e caduto in occasione del main event; Binder in ombra, 15° e 8°.

Niente da fare, poi, nuovamente per le giapponesi: Quartararo illude sfiorando i punti al sabato, cadendo poi la domenica; Zarco guida, in entrambe le occasioni, le tre Honda: la quarta di Mir rinnova costantemente l’abbonamento con la ghiaia.

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MotoGP

Martin show in pole, Bagnaia 2°: beffa Bastianini, Marquez 13°

Jorge Martin show in qualifica a Le Mans: Bagnaia tiene il passo, poi cade, è 2°. Bastianini beffato dalle bandiere gialle, shock Marquez, scatterà 13°

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Jorge Martin

Jorge Martin inaugura il weekend di Le Mans con lo show in qualifica, dando seguito al dominio nelle prove: pole, record della pista e caduta.

Bagnaia non tiene il passo del rivale, brilla sino al 2° posto in griglia, poi cade e inguaia Bastianini. Enea, costretto a risorgere dal Q1 con annesso record della pista (poi polverizzato da Martin), sembra poter replicare, poi la pioggia di bandiere gialle, e problema tecnico: scatterà 10°.

Bastianini

Non solo Martin: Vinales in prima fila, segnali Quartararo e Morbidelli

In sordina Vinales strappa la 3ª casella, a precedere Di Giannantonio, Bezzecchi ed il compagno di box. La terza fila, invece, sarà composta da Acosta, Quartararo ed un crescente Franco Morbidelli.

Colpisce, in negativo, Marc Marquez, soltanto 13° dopo difficoltà nel Q1. Delude, poi, anche Alex Marquez, soltanto 17°. Scatterà, invece, dall’ultima casella Brad Binder: costretto al Q1, il sudafricano è pesantemente condizionato da problemi tecnici.

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