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Serie A

Generazione Lippi: De Rossi è il primo scoglio per Cannavaro

Un esordio da Campione del Mondo: Fabio Cannavaro tornerà in panchina affrontando Daniele De Rossi, provando già dal recupero contro la Roma a risollevare le sorti dell’Udinese

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Fabio Cannavaro

La Nazionale impegnata in Germania è una costante nella storia del nostro calcio, dal 2006 al 2024. Con l’auspicio che l’esito finale dell’Europeo sia analogo al Mondiale tedesco, fa sorridere come le personalità del nostro sport preferito siano clamorosamente cicliche.

Dal campo alla panchina, la Generazione Lippi ha avviato la monopolizzazione del prato sintetico a bordo campo, in Serie A e in Serie B, con fortune alterne e rinforzando le proprie fila di mese in mese.

In questa stagione, la costante è rappresentata da Alberto Gilardino sulla panchina del Genoa, mentre l’esonero ha tagliato il percorso di Pippo Inzaghi in casa Salernitana. Ma a salire alla ribalta, seppur con un ingresso in corsa, è stato Daniele De Rossi con la sua Roma che rappresenterà il primo scoglio per un esordiente in Serie A: Fabio Cannavaro.

Il Capitano della Nazionale del 2006 ripartirà dall’Udinese, da quei 20 minuti rimasti dopo lo spavento causato da Ndicka. Un intreccio meraviglioso che apre le porte all’ennesimo finale incerto di stagione.

Roma, scommessa De Rossi per un progetto a lungo termine
Roma, De Rossi

Udinese, percorso in salita

L’avventura di Cannavaro a Udine è un percorso che definire in salita sarebbe riduttivo: al trailer di 20 minuti con la Roma seguiranno cinque prime visioni da non perdere. Bologna e Napoli in avvio, poi tre scontri diretti con Lecce, Empoli e Frosinone.

Un aspetto di sicura positività è che, di fatto, l’Udinese è in pieno potere di evitare la retrocessione in B non dipendendo da altri, almeno per il momento. Caratteristica della corsa salvezza che, tuttavia, potrebbe trasformarsi in pericoloso boomerang se si pensa alla pressione crescente per una piazza habitué della Serie A da praticamente 30 anni di fila.

Effetto Mondiale, dal campo alla panchina

Lasciando da parte gli interrogativi sull’esperienza dell’ex tecnico del Benevento nella massima serie e sulla pertinenza dell’esonero di Cioffi nel mese di aprile, è indubbio che in quell’estate bollente rinfrescata dalle bollicine di un Mondiale inatteso sia scattato qualcosa nella mente di quei calciatori.

Un meraviglioso effetto emulazione che ha attraversato le teste di chi ancora calciava il pallone, spostando la lancetta dell’interesse ad un futuro (ancora) da protagonisti nel calcio. Certo, poi ci sono le carriere.

Marcello Lippi
Marcello Lippi

Chi arriva prima, chi dopo e chi rincorre: come Pirlo, dalla Juventus alla Turchia, ora dalle retrovie in Serie B con la Samp. Poi c’è Gattuso, poi ancora Nesta in un albero genealogico che i più rossoneri potrebbero attribuire ad Ancelotti, ancor prima del CT del 2006.

Cannavaro, il “modello” De Rossi

Ma la sostanza è la stessa: la volontà di incidere da big in uno sport a cui hanno già dato tanto e la presenza di De Rossi è un esempio lapalissiano. L’occasione Roma è capitata forse troppo presto, ma a giudicare dalle prestazioni e dalla serenità delle sue dichiarazioni non sembrerebbe affatto.

La capacità di switchare da calciatore ad allenatore, mantenendo invariato il legame con la piazza, è il più grande merito di DDR e di sicuro un obiettivo per Cannavaro. Non di certo ad Udine, non avendo mai giocato in Friuli, ma ad esempio a Napoli già se ne potrebbe parlare. “Allenerò lì, è solo questione di tempo” aveva detto giorni fa l’ex difensore. La chance si è presentata: ora dipende da lui.

Serie A

Sassuolo in B, la Roma tifa Atalanta: stasera Bologna-Juventus

Il Sassuolo perde con il Cagliari e saluta la Serie A: Cagliari salvo, ultima giornata decisiva per almeno tre squadre. La Roma spera nell’Atalanta in ottica Champions

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Prati, Cagliari

Si avvia verso il tramonto il 37° turno della Serie A, con il pari tra Inter e Lazio a condire la consegna del trofeo ai nerazzurri. Il ventesimo Scudetto sollevato al cielo da Lautaro e compagni è la copertina di una giornata tutt’altro che interlocutoria in ogni frazione di classifica. Nelle retrovie lo scontro diretto lo vince il Cagliari di Ranieri, all’ennesimo miracolo salvezza, che condanna il Sassuolo alla Serie B dopo 11 anni.

Per scoprire l’ultima retrocessa insieme ai neroverdi e alla Salernitana servirà attendere una settimana: il Verona – match point oggi proprio a Salerno – ospiterà l’Inter, l’Empoli giocherà con la Roma e al Benito Stirpe ci sarà Frosinone-Udinese. I friulani hanno agguantato il pari contro la formazione di Nicola in casa, mentre i ciociari sono usciti con tre punti cruciali dall’U-Power Stadium di Monza.

Roma, scommessa De Rossi per un progetto a lungo termine
Daniele De Rossi

L’Europa che conta

In ottica Europa, la Roma batte 1-0 il Genoa ed è costretta a tifare Atalanta, vittoriosa a Lecce e già qualificata in Champions. Se la Dea dovesse arrivare quinta e vincere l’Europa League, la squadra di De Rossi potrà giocare l’Europa dei grandi nella prossima stagione.

Chi lo farà sicuramente scende in campo alle 20:45: Bologna-Juventus chiude il quadro della giornata, aprendo le porte al futuro. Sarà la prima di Paolo Montero sulla panchina bianconera, ma soprattutto un incrocio che sa di destino vista la prossimità di Thiago Motta a diventare il successore di Max Allegri.

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Serie A

Juventus, ora è finita: Allegri esonerato

Ufficiale l’esonero di Allegri, che saluta con due gare d’anticipo la Juventus: si chiudono 8 anni di successi, record, delusioni, critiche e velenosi finali

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Allegri, Juventus

Si chiude dopo 8 anni complessivi, 5 Scudetti, 5 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane l’avventura di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus.

Dopo il caos post finale con l’Atalanta, l’indiscrezione si è trasformata pian piano in certezza e al termine di un incontro con Giuntoli è giunta la separazione definitiva.

La Juventus esonera Allegri dopo un ultimo triennio difficile, culminato comunque con il sorriso di una Coppa Italia in bacheca. La direzione tecnica per le ultime due gare – ininfluenti per la classifica di Serie A – sarà affidata all’allenatore dell’U19 Paolo Montero.

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Serie A

Allegri, addio amaro: lite con Giuntoli, pronto Montero

La furia mostrata contro l’Atalanta potrebbe costare cara ad Allegri, che dopo la lite con Giuntoli potrebbe salutare in via anticipata

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Allegri, Juventus

L’avventura di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus potrebbe concludersi nel modo più amaro. Il tecnico livornese durante e dopo la finale di Coppa Italia vinta contro l’Atalanta ha fatto parlare di sé prima per la sfuriata verso l’arbitro con tanto di espulsione, poi per il dissapore mostrato nei festeggiamenti, neanche tanto velatamente, nei confronti del ds Cristiano Giuntoli.

Un punto di rottura pubblico che arriva in concomitanza con la presunta aggressione al direttore di Tuttosport, Guido Vaciago, nella pancia dello Stadio Olimpico e che – tirando le somme – restituisce un possibile provvedimento da parte della Juventus. Quello del giudice sportivo è già arrivato: due turni di squalifica in Coppa Italia e multa di 5mila euro.

La Vecchia Signora potrebbe dunque procedere con un licenziamento per giusta causa, per cui i bianconeri verrebbero guidati dal tecnico della primavera Paolo Montero negli ultimi due turni prima di ufficializzare l’arrivo sulla propria panchina di Thiago Motta dal Bologna. Una possibile fine che Allegri di sicuro non si aspettava, pur essendo già con un piede e mezzo fuori dal progetto Juve.

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