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ATP

Non solo Sinner, anche Berrettini saluta Roma: “Ho messo da parte il cuore”

Anche Berrettini, come Sinner, non prenderà parte al Master 1000 di Roma. Ad annunciarlo è stato lo stesso tennista in conferenza stampa, parlando anche del suo futuro

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Berrettini

Dopo il forfait di Jannik Sinner, il Master 1000 di Roma perde un altro beniamino di casa. Matteo Berrettini, infatti, tramite una conferenza stampa al Foro Italico ha annunciato il suo ritiro dal torneo, alla vigilia di quello che sarebbe dovuto essere il derby italiano contro Stefano Napolitano al primo turno.

“Non riuscivo a giocare, ho provato di tutto per esserci ma non sono pronto” sono state le parole con cui Berrettini ha salutato il torneo. Una scelta che guarda anche al futuro: “Ho dovuto mettere da parte il cuore, è quello che è giusto fare per me. Difficile dire quando tornerò, prima di Parigi o a Parigi, non ho obiettivi troppo lontani ma ora non sono pronto”.

ATP

Roma, tempo di quarti: Medvedev abdica, Zverev e Tsitsipas i sopravvissuti

Si sono delineati i quarti di finale del Master 1000 di Roma, con il detentore del titolo Daniil Medvedev che ha abdicato, lasciando come favoriti Zverev e Tsitsipas

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Zverev

All’ATP Master 1000 di Roma si è giunti ai quarti di finale, che andranno in scena mercoledì 15 e giovedì 16 maggio. Ha abdicato il detentore del titolo Daniil Medvedev, uscito sconfitto dal suo match di ottavi contro Tommy Paul.

Il russo si aggiunge alla lunga lista delle teste di serie cadute prima di approdare al terzultimo atto del torneo. A rappresentare ancora la top 10 del circuito sono, invece, Alexander Zverev e Stefanos Tsitsipas, oltre a Hurkacz, che sono ora i favoriti alla vittoria finale.

Tabilo non si ferma, Zverev-Fritz il piatto forte

Nella giornata di mercoledì andranno in scena i quarti di finale della parte alta del tabellone di Roma, quella orfana di Novak Djokovic. Proprio il giustiziere del serbo Tabilo, dopo aver sconfitto Karen Khachanov, affronterà un altro degli outsider di questo torneo, Zhang, che ha superato agli ottavi Monteiro.

L’altro accoppiamento, invece, vedrà in scena il match più atteso di questi quarti tra Alexander Zverev e Taylor Fritz. Il numero 5 del mondo ha effettuato un percorso netto senza perdere set, con Borges l’ultimo a cadere di fronte al tedesco. Lo statunitense, invece, ha impiegato tre set per superare Grigor Dimitrov nella giornata di martedì.

Tsitsipas, Roma

Roma, Hurkacz e Tsitsipas prenotano la semifinale

Giovedì sarà il turno dei tennisti ancora in gioco nella parte bassa del tabellone. Hubert Hurkacz si scontrerà con Tommy Paul, colui che ha estromesso dal torneo Medvedev. Il polacco, invece, ha superato Baez in rimonta. Dall’altra parte, dopo la bella vittoria su de Minaur, Stefanos Tsitsipas se la vedrà con Jarry, che è invece approdato ai quarti dopo aver sconfitto Muller.

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ATP

Roma, avanti Nardi, Fognini e Arnaldi: out Zeppieri e Sonego, all-in Nadal

Il primo turno del Master 1000 di Roma vede gli azzurri Nardi, Fognini ed Arnaldi vincenti: male, e subito out, invece, Zeppieri e Sonego. Nadal inaugura l’all-in verso il Roland Garros

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Rafael Nadal

Si chiude la prima giornata degli Internazionali BNL d’Italia a Roma. Match d’apertura agrodolci per i tennisti azzurri, complici anche i forfait alla vigilia di Jannik Sinner e Matteo Berrettini.

Approdano al secondo turno Nardi, vincente in 2 set su Altmaier; Fognini, costretto al terzo da Evans; Arnaldi, in 3 set su Mayot dopo il ritiro di Machac; Gigante, 7-6 6-4 nel derby azzurro con Zeppieri; Napolitano in due set sullo statunitense Wolf e Passaro, in un’impresa da oltre 3 ore e 3 set chiusa in 6-7 7-5 7-6.

Roma, out Sonego: Nadal, è il momento dell’all-in

Subito out, invece, tra gli italiani Vavassori, piegato in due set da Koepfer; Sonego, caduto al terzo contro Lajovic e il citato Zeppieri impegnato nel derby azzurro contro Matteo Gigante.

Scatta, infine, l’all-in di Rafael Nadal. Dopo la rimonta contro il belga Bergs, in un match che sfiora le tre ore, il maiorchino si prepara al tutto per tutto a Roma: “Se mi rompo mi rompo. È arrivato il momento di spingere, l’obiettivo è dare tutto. Devo forzare il mio corpo per prepararmi al Roland Garros“.

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ATP

Rublev è il primo degli umani, ma il calendario “umanizza” anche gli alieni

È Rublev il primo degli umani: questo ha stabilito il torneo di Madrid. Un calendario volto allo spettacolo, però, rischia di minare lo spettacolo stesso

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Sinner

L’attesa per il master 1000 di Madrid era alle stelle: un Alcaraz alla ricerca della riconferma in casa per ripartire, Sinner pronto ad accorciare sulla prima posizione del ranking, un Medvedev pronto a dimostrare che Roma 2023 non era un caso e un Djokovic che poteva far prendere il definitivo via alla sua stagione sul rosso.

Pronti, partenza e il serbo dà forfait ancor prima del sorteggio. Poco male per l’audience, Jannik sarà per la prima volta numero 1 del seeding. Via, e arrivano i primi problemi all’anca per l’altoatesino, ma la rimonta su Khachanov allontana i pensieri sul ritiro dal torneo e rilancia ancora le gesta del tennista. Un Alcaraz in difficoltà cede a Rublev e salta Roma. Nemmeno il tempo per realizzare e Sinner annuncia l’addio alla capitale spagnola per questa stagione.

Che occasione per Medvedev? Il match con Lehecka dura un solo set, lo stesso impiegato da Auger Aliassime tra quarti e semifinale per raggiungere l’ultimo atto. I problemi fisici bussano a troppe porte.

Andrey Rublev

Rublev erede di Ruud tra sbavature e maledizioni

Il risultato di un Madrid decisamente poco spettacolare lato ATP – riscattato da una finale per cuori forti tra Swiatek e Sabalenka – è la consacrazione definitiva di Rublev come primo degli umani. Un titolo che qualche anno fa si era guadagnato di diritto Casper Ruud, sempre pronto ad approfittare di ogni sbavatura degli alieni del tennis attuale e che ora calza a pennello al russo.

In questo caso, però, parlare di sbavatura è riduttivo, considerando anche che la “maledizione” di Madrid si è già espansa. Roma, infatti, accoglierà un torneo privo del beniamino di casa, Jannik Sinner, e del rivale Carlos Alcaraz, entrambi per guai fisici. Ci sarà, invece, un Medvedev chiamato a difendere il titolo con più di un’incognita sulle sue condizioni e un Djokovic strafavorito, sì, ma al suo primo impegno dopo l’inaspettata sconfitta contro Ruud. Una maledizione che, in realtà, si portava già con sé Montecarlo e che costringe a porsi alcuni interrogativi.

Alcaraz

Lo spettacolo toglie allo spettacolo

Indian Wells 6-17 marzo; Miami 20-31 marzo; Montecarlo 7-14 aprile; Madrid 24 aprile-5 maggio; Roma 8-19 maggio; Roland Garros 26 maggio-9 giugno.

Così recita il calendario ATP: sei grandi appuntamenti racchiusi in tre mesi, a cui bisognerebbe anche aggiungere il prestigioso 500 di Barcellona. Dei sei tornei, solo Montecarlo ha la durata standard di una settimana, mentre tutti gli altri Master 1000 sono stati allungati a 10 giorni e il Roland Garros impegna le solite due settimane.

25 giorni di riposo totali, ossia 5 di media tra un torneo e l’altro: una media alzata dalla pausa di una settimana a cavallo tra cemento e terra rossa e dalla settimana in cui si disputa Barcellona. Terminato lo Slam parigino, poi, la corsa all’adattamento all’erba, visto che solo tre settimane dopo è il turno di Wimbledon.

Per lo spettacolo è una manna dal cielo, così come per tutti i tennisti in ascesa o semplicemente non ai vertici che hanno più chances per entrare nei tornei importanti e per guadagnare in montepremi e punti. Un calendario che, però, ridimensiona fortemente coloro che invece scendono in campo con la previsione di giungere fino in fondo ad ogni torneo.

Una programmazione di questo tipo umanizza gli attuali alieni del circuito, vuoi per forfait, vuoi per problemi fisici. Una programmazione che, peraltro, rende difficile l’adattamento al cambio di superficie soprattutto per i giovani alle prese con le prime stagioni ad alto livello. Con lo spauracchio di un nuovo Master 1000 in Arabia, c’è da domandarsi se questa ricerca di spettacolo non mini lo spettacolo stesso.

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