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Olimpiadi Parigi 2024: come potranno partecipare le atlete transgender

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Con l’arrivo del 2024 siamo entrati nell’anno che porterà a quello che è forse il più importante evento sportivo a cui ogni atleta sogna un giorno di poter partecipare. Dal 26 luglio all’11 agosto ci saranno infatti le Olimpiadi che si svolgeranno in quel di Parigi. In questa nuova rassegna a Cinque Cerchi ci saranno importanti novità per quanto riguarda la partecipazione delle atlete transgender, con il cambio di alcune normative. Stando infatti a quanto riportato da Insidethegames, verranno effettuati dei criteri di selezione decisamente più rigorosi, per evitare che ci possano essere degli svantaggi a livello prestazionale.

Questa scelta è stata presa allineandosi un po’ proprio alle decisioni in tema di alcune federazioni, tra cui nuoto ed atletica su tutte. Ciò che cambierà rispetto al passato riguarda proprio l’iscrizione ai Giochi, che sarà permessa solamente a coloro i quali avranno completato il ciclo di transizione prima del compimento dei dodici anni. Prima di arrivare a questa decisione, le precedenti regole permettevano a chiunque di poter partecipare, con l’unico controllo che riguardava il fatto che i livelli di testosterone fossero inferiori ai 10 nanomoli per litro nell’anno precedente all’inizio delle Olimpiadi.

Transgender alle Olimpiadi: a quando risale la prima partecipazione

Questo cambio nella normativa riguardo la partecipazione ai Giochi Olimpici segna già un punto di svolta importante ad una sola edizione di distanza rispetto all’esordio della prima partecipante. La prima atleta transgender a partecipare ad un edizione a Cinque Cerchi fu infatti Laurel Hobbard, protagonista proprio a Tokyo nel 2021. La neozelandese si trovava in gara per quanto riguarda il sollevamento pesi e più precisamente nella categoria -87 kg. La pesista non ebbe nessun vantaggio, con la sua avventura che non durò a lungo – poco più di dieci minuti – in quanto venne eliminata praticamente subito dopo aver fatto registrare tre alzate nulle.

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Olimpiadi 2024, Parigi ha il suo centenario: pronta un’edizione da record

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Parigi 2024

Il conto alla rovescia in vista del 26 luglio, data di inizio delle Olimpiadi 2024, è ormai cominciato e l’attesa degli atleti che ne prenderanno parte si fa sempre più crescente. Il fascino ed il brivido nel partecipare all’appuntamento a Cinque Cerchi è cosa nota, ma l’emozione di tornare su quel palcoscenico rende il tutto sempre speciale. Ancora una volta il sogno olimpico avrà come città di contorno Parigi, che ospiterà l’evento per la terza volta nella sua storia, a distanza di 100 anni dall’ultima volta. La prima edizione risale invece al 1900, che non passò di certo alla storia per il suo successo.

Parigi 1900, le Olimpiadi del flop

Se è vero che a Parigi 1900 ci fu l’importante introduzione delle donne all’interno delle gare, l’evento in sé fu decisamente un flop. Quell’edizione olimpica, portata nella capitale francese per volere di De Coubertin, promotore dei Giochi moderni, si rivelò disastroso a partire dall’infinita durata di ben 5 mesi, da maggio ad ottobre.

Ad alimentare i problemi furono, oltre alle competizioni discutibili e le classifiche spesso non così veritiere, anche le prime rinunce da parte degli atleti, con le università statunitensi cattoliche che scelsero di non competere alla domenica, considerato da loro il giorno da dedicare al Signore. Ciò che accadde a Parigi 1900 rischiò anche di far saltare la successiva edizione, svoltasi poi a Saint Louis nel 1904.

Parigi 1924, l’Olimpiade del riscatto

Decisamente differente fu invece la seconda edizione svoltasi a Parigi, quella appunto del 1924, in cui emersero subito le prime differenze dovute al periodo di svolgimento dei Giochi. A parte alcune competizioni – come rugby, calcio e polo – le competizioni si estesero per 3 settimane, una durata decisamente più consona rispetto a quella del 1900.

Paavo Nurmi

A rendere tutto migliore furono anche i maggiori investimenti fatti per l’evento, garantiti proprio dal Governo. Venne infatti ristrutturato lo stadio di Colombes, oltre che anche alla pista d’atletica, con la costruzione di un vero parco Olimpico a circa 10 km dal centro di Parigi, in cui vennero implementati anche alcuni campi d’allenamento ad altri stadi per le varie competizioni. I vari implementi portarono ad un aumento dei Paesi partecipanti, che passarono da 24 a 44, con 3076 atleti, di cui 139 donne – 22 furono nel 1900 – con l’Italia che ne portò 3, tutte impegnate nel tennis.

Parigi 1924 viene anche ricordata per due importanti nomi, come Paavo Nurmi e Johnny Weissmuller. Il primo, famoso mezzofondista finlandese, vinse ben 5 ori in questa edizione, di cui due a distanza di un’ora sui 1500 e 5000 metri. Per quanto riguarda invece il nuotatore americano vinse 3 ori nei 100, 200 e 4×200 stile libero, con anche un bronzo nella pallanuoto.

Parigi 2024, l’Olimpiade da record è dietro l’angolo

100 anni dopo la protagonista sarà ancora Parigi, in quella che si appresta ad essere un’edizione da record, con ben 10500 atleti coinvolti e 206 delegazioni. A dimostrarlo basterebbero alcuni numeri: 3 milioni e 250 mila biglietti già venduti, con altri 7 milioni da assegnare tramite sorteggio, con un incasso che supera il miliardo e 300 milioni. La grande novità riguarderà la cerimonia inaugurale, che non vedrà gli atleti sfilare all’interno di uno stadio, ma il tutto avverrà lungo la Senna, con l’arrivo finale al Trocadero.

Novità riguarderanno anche i vari impianti, migliorati e costruiti per accogliere anche le nuove discipline, come la break dance, con anche l’implemento di 3 nuove strutture realizzate appositamente. Una volta terminati i Giochi il villaggio olimpico diventerà un nuovo quartiere, Seine-St-Denis, che godrà di privilegi ecologici dovuti ai 9000 alberi piantati e che ospiterà 6000 residenti. 3 edizioni di Giochi Olimpici parigini che raccontano di una vera e propria escalation, sempre però con quella costante di emozione che accomuna ogni atleta.

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Roma, da Felix a Mannini: i 13 esordienti di Mourinho

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Quella tra Roma e Sheriff è stata una gara che dal punto di vista del risultato ha contato poco o nulla, con i giallorossi rimasti secondi nel gironi e i moldavi eliminati, ma rimarrà sempre impressa nei ricordi di Davide Mannini e Niccolò Pissili. Il primo, classe 2006, ha fatto il suo esordio assoluto in prima squadra, mentre il secondo, classe 2004, ha trovato la prima rete tra i professionisti. Mannini è diventato il 13° esordio dell’era Mourinho, il cui lavoro con i giovani della Primavera è sotto gli occhi di tutti. I talenti lanciati dal tecnico hanno arricchito la società e aiutato la squadra nei momenti di emergenza.

Roma, i 13 esordienti di Mourinho

  • Felix Afena-Gyan, classe 2003, il 27/10/2021 in Cagliari-Roma
  • Filippo Missori, classe 2004, il 25/11/2021 in Roma-Zorya
  • Cristian Volpato, classe 2003, il 4/12/2021 in Roma-Inter
  • Dimitrios Keramitsis, classe 2004, il 16/1/2022 in Roma-Cagliari
  • Giacomo Faticanti, classe 2004, il 27/10/2022 Helsinki-Roma
  • Benjamin Tahirovic, classe 2003, il 13/11/2022 in Roma-Torino
  • Jordan Majchrzak, classe 2004, il 13/03/2023 in Roma-Sassuolo
  • Niccolò Pisilli, classe 2004, il 6/5/2023 in Roma-Inter
  • Riccardo Pagano, classe 2004, il 20/8/2023 in Roma-Salernitana
  • Francesco D’Alessio, classe 2004, il 5/10/2023 in Roma-Servette
  • Luigi Cherubini, classe 2004, il 26/10/2023 in Roma-Slavia Praga
  • Joao Costa, classe 2005, il 9/11/2023 in Slavia Praga-Roma
  • Mattia Mannini, classe 2006, il 14/12/2023 in Roma-Sheriff
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Inter, non solo Lautaro: in arrivo i rinnovi di Dimarco e Mkhitaryan

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L’Inter potrebbe fare un bel regalo di Natale a tutti i suoi tifosi nel giro delle prossime settimane. Infatti, siamo ormai giunti ai dettagli finali per il rinnovo di Lautaro Martinez, come annunciato anche dalle due parti negli scorsi giorni. L’argentino si prepara a mettere la firma su un nuovo accordo che lo legherà ai nerazzurri fino al 2028, mentre l’ingaggio dovrebbe salire fino ad 8 milioni di euro più bonus. Inoltre, la dirigenza sarebbe al lavoro per altri prolungamenti.

Inter, Dimarco fino al 2028: rinnovo pronto per Mkhitaryan

Secondo quanto riportato da Repubblica, l’Inter sarebbe al lavoro anche per definire i rinnovi di Dimarco e Mkhitaryan. Il contratto dell’esterno sinistro è in scadenza nel 2026 e come Lautaro dovrebbe firmare un prolungamento fino al 2028, con ingaggio dai 2 milioni attuali a circa 4 milioni. L’accordo del centrocampista armeno scadrà invece la prossima estate, ma anche per lui è pronto un contratto per almeno un’altra stagione.

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