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Champions League

PSG, errori e sfortuna: il Dortmund ringrazia Fullkrug

Terminato il primo round delle semifinali di Champions League, non senza sorprese. Il Borussia Dortmund batte il PSG, con Fullkrug protagonista e la difesa transalpina densa di imprecisioni

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Fullkrug, Borussia Dortmund

I pronostici sono fatti per essere sovvertiti e l’esempio per eccellenza nel mondo del calcio proviene spesso dalle notti di Champions League.

All’indomani del frizzante ed imprevedibile Bayern Monaco-Real Madrid, il PSG ha fatto visita al Borussia Dortmund nella gara di sicuro dal divario più ampio sulla carta tra le due. Ebbene, tale spaccatura si è progressivamente assottigliata sotto i colpi di un BVB battagliero ed ordinato, a fronte di disattenzioni ed errori che costano carissimo a Mbappe e compagni.

Il gol di Fullkrug, decisivo per l’1-0 finale, è tutto un programma visto il lancio preciso di Schlotterbeck agevolato dallo svarione della linea difensiva di Luis Enrique. Che ora dovrà inseguire tra una settimana al Parco dei Principi, magari chiamando a sé anche quella fortuna mancata nella ripresa quando Mbappe e Hakimi hanno colpito due pali clamorosi nella stessa azione. Un punto da cui ripartire, Dortmund permettendo.

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Capolavoro Dortmund, PSG out: stasera Real-Bayern

Il Borussia Dortmund vola a Wembley: battuto il PSG 1-0 anche al ritorno, ora si attende l’altra semifinale tra Real Madrid e Bayern

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È giusto parlare ancora di sorpresa? Mentre ci si interroga, il Borussia Dortmund strappa il biglietto per la finale di Champions League a Wembley. Un traguardo del tutto inatteso che fa il paio con l’amarezza degli sconfitti: il PSG, infatti, non riesce a ribaltare lo 0-1 dell’andata subendo in casa lo stesso risultato.

Merito della capocciata di Hummels, MVP assoluto, ma anche di sfortuna ed imprecisione con 6 legni colpiti da Mbappe e compagni tra andata e ritorno. Nell’anno dell’addio al Muro Giallo, Marco Reus avrà così l’occasione di sollevare la Champions League al cielo per la prima volta, avversari permettendo.

Il quadro si completerà questa sera, con Bayern e Real Madrid che ripartiranno dal risultato di 2-2 dell’andata. Appuntamento al Bernabeu per decidere se ci aspetta il secondo derby tedesco dopo quello del 2013 o l’inedito atto ultimo tra il Dortmund e la squadra più titolata di tutte.

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Champions League

Mbappe ritrova il Dortmund: Bayern-Real, sentenza al Bernabeu

Le semifinali di Champions League sono già entrate nel vivo: 2-2 tra Bayern e Real che rimandano la sentenza al Bernabeu. Il PSG fa visita al Dortmund, chance d’oro per Mbappe

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Kylian Mbappé, Paris Saint Germain

Con un pizzico di rammarico per le assenze dei club italiani resta comunque impossibile non risaltare lo splendore delle semifinali di Champions League. Soprattutto se oggi è il turno di Kylian Mbappe, che cerca il suo primo trionfo nella competizione prima di salutare alla volta di Madrid.

Il suo percorso passerà – di nuovo – da Dortmund, contro un Borussia già affrontato e battuto nella fase a gironi, per giunta nello stesso gruppo di Newcastle e Milan. KM7 è indubbiamente il più atteso nella notte del Westfalenstadion, nel cuore di una Germania che si prepara a Euro 2024 divenendo per due giorni il centro del mondo del calcio.

Vinicius show, è 2-2 all’Allianz

Per ulteriori informazioni, citofonare all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, in cui ieri sera è andato in scena uno dei grandi classici del calcio internazionale. Bayern-Real è stata esaltazione dei singoli, lampo e tuono di chi era in ombra ma poi improvvisamente si è illuminato.

Il faro è spesso e volentieri Toni Kroos: assist clamoroso per Vinicius, che si regala una doppietta che fissa il punteggio sul 2-2. Nel mezzo, la rabbiosa rete di Sané e il ribaltone momentaneo di Kane, nei 5′ di gran lunga peggiori della Champions 2023/24 degli uomini di Ancelotti.

Tutto in stallo e decisione finale che spetta al tribunale per eccellenza, il Santiago Bernabeu. Una sentenza che tra una settimana, insieme a quella di Parigi, ci restituirà una finale sicuramente da registrare nella storia.

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Champions League

Haaland, il fenomeno non basta ma i numeri parlano chiaro

Il dilemma di Haaland: Fenomeno in declino o attaccante di classe mondiale? I dati lo svelano

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Haaland, il fenomeno non basta ma i numeri parlano chiaro

Erling Haaland, una volta considerato un bomber di punta, sembra aver perso il suo tocco nelle sfide cruciali. Contro il Real Madrid, il talentuoso norvegese è rimasto sorprendentemente silenzioso. Questo non è il primo caso in cui si è visto in difficoltà in una partita di importanza capitale, alimentando così il dibattito su se sia veramente il miglior attaccante del mondo.

Haaland, solito a dominare il campo con la sua capacità di segnare gol, è sembrato un’ombra di sé stesso contro il Real Madrid. Sebbene abbia mostrato un momento di brillantezza con un colpo di testa che ha colpito la traversa, per il resto della partita il 23enne è stato virtualmente assente. La difesa di Ancelotti, guidata da giocatori come Rüdiger e Nacho, lo ha tenuto a bada, costringendolo a ritirarsi quando la partita si faceva dura, prima dell’inizio dei tempi supplementari, a causa di un problema fisico.

Questa prestazione deludente, combinata con l’eliminazione del suo team, ha portato Haaland a essere nuovamente sotto i riflettori della critica.

La domanda rimane: è davvero il miglior attaccante del mondo, o è semplicemente un grande finalizzatore che si perde nelle partite decisive?

Numeri aldilà delle critiche

Nonostante le critiche, le statistiche dimostrano che Haaland rimane il capocannoniere della Premier League con 20 gol in 26 partite e ha segnato 6 gol in 8 partite di Champions League.

Questi numeri sarebbero impressionanti per la maggior parte dei giocatori, ma sembrano insufficienti per un calciatore che ha impostato uno standard così elevato già dalla sua prima stagione in Inghilterra l’anno scorso.

Pep Guardiola ha difeso Haaland in passato, sottolineando che segnare solo uno o due gol a partita è stato considerato normale per lui, ma ora le aspettative sembrano essere cresciute a livelli quasi irraggiungibili.

Tuttavia, le statistiche evidenziano anche un calo nelle sue prestazioni recenti: nelle ultime 9 partite dal 10 marzo in poi, inclusi gli incontri con la Nazionale norvegese, Haaland ha segnato solo due gol, di cui uno su rigore. Inoltre, nel 2024 con il Manchester City, in 17 partite ha realizzato solamente 12 gol, di cui ben 5 in una singola partita di FA Cup contro il Luton a fine febbraio.

Questi dati mettono in luce una fase di rendimento inferiore per Haaland rispetto alle sue prestazioni passate, alimentando ulteriormente il dibattito sulle sue reali capacità e sulle aspettative che gravano su di lui.

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