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Serie A

Salernitana, infortunio Dia: non solo la Coppa d’Africa a rischio

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Dia, Salernitana

Brutte notizie in casa Salernitana, con un particolare occhio anche al mercato. Boulaye Dia ha riportato una lesione di media entità a carico del bicipite femorale sinistro. Questo è il responso del club campano circa le condizioni dell’attaccante senegalese, infortunatosi nell’ultimo turno di campionato contro il Milan. Il numero 10 granata dovrà stare ai box almeno quattro o cinque settimane, con conseguenze pesanti anche in ottica Coppa d’Africa.

Difatti, Dia non potrà disputare la rassegna continentale, in programma dal 13 gennaio 2024 all’11 febbraio, perdendo così l’occasione di presentarsi in qualità di campione in carica con il suo Senegal. Il centravanti della Salernitana dovrà quasi certamente saltare tutte le sfide previste nel mese di gennaio con il proprio club. L’ex Villarreal non sarà a disposizione nei due incontri di Coppa Italia – contro Verona e Juventus – e nemmeno nelle quattro uscite di Serie A che attendono i campani, al cospetto di Juventus, Napoli, Genoa e Roma.

Una stagione alquanto complicata quella della Salernitana, relegata nelle ultime posizioni ormai da inizio campionato e crollata irrimediabilmente a dicembre. Il pareggio contro il Milan ha ridato speranze alla banda di Filippo Inzaghi, che ora dovrà stare per oltre un mese senza il suo attaccante di punta. Benché restasse un punto di riferimento per l’attacco granata, Dia era destinato a lasciare Salerno nel mercato invernale. Ma il recente infortunio potrebbe stravolgere gli scenari.

Boulaye Dia
Boulaye Dia

Infortunio Dia: come cambia il mercato

Lo stop di Dia si è rivelato una brutta tegola per una Salernitana invischiata nella lotta per la retrocessione e, ormai inchiodata all’ultimo posto. Nelle intenzioni della dirigenza campana, c’era quella di cedere l’attaccante a gennaio, anche in virtù dei malumori scaturiti negli ultimi mesi. Ciò nonostante, il mercato invernale poteva risultare una buona opportunità per monetizzare la cessione del senegalese.

Il Newcastle ha seguito a lungo il giocatore ma, ora è complicato che offra i 20 milioni di euro richiesti da Walter Sabatini, il quale non ha intenzione di svendere nessuno. È plausibile dunque una permanenza di Dia sino a fine stagione. La sua assenza dalla Coppa d’Africa potrà dunque aiutare ulteriormente Inzaghi a reinserirlo nei meccanismi di gioco.

Serie A

Juventus, ora è finita: Allegri esonerato

Ufficiale l’esonero di Allegri, che saluta con due gare d’anticipo la Juventus: si chiudono 8 anni di successi, record, delusioni, critiche e velenosi finali

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Allegri, Juventus

Si chiude dopo 8 anni complessivi, 5 Scudetti, 5 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane l’avventura di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus.

Dopo il caos post finale con l’Atalanta, l’indiscrezione si è trasformata pian piano in certezza e al termine di un incontro con Giuntoli è giunta la separazione definitiva.

La Juventus esonera Allegri dopo un ultimo triennio difficile, culminato comunque con il sorriso di una Coppa Italia in bacheca. La direzione tecnica per le ultime due gare – ininfluenti per la classifica di Serie A – sarà affidata all’allenatore dell’U19 Paolo Montero.

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Serie A

Allegri, addio amaro: lite con Giuntoli, pronto Montero

La furia mostrata contro l’Atalanta potrebbe costare cara ad Allegri, che dopo la lite con Giuntoli potrebbe salutare in via anticipata

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Allegri, Juventus

L’avventura di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus potrebbe concludersi nel modo più amaro. Il tecnico livornese durante e dopo la finale di Coppa Italia vinta contro l’Atalanta ha fatto parlare di sé prima per la sfuriata verso l’arbitro con tanto di espulsione, poi per il dissapore mostrato nei festeggiamenti, neanche tanto velatamente, nei confronti del ds Cristiano Giuntoli.

Un punto di rottura pubblico che arriva in concomitanza con la presunta aggressione al direttore di Tuttosport, Guido Vaciago, nella pancia dello Stadio Olimpico e che – tirando le somme – restituisce un possibile provvedimento da parte della Juventus. Quello del giudice sportivo è già arrivato: due turni di squalifica in Coppa Italia e multa di 5mila euro.

La Vecchia Signora potrebbe dunque procedere con un licenziamento per giusta causa, per cui i bianconeri verrebbero guidati dal tecnico della primavera Paolo Montero negli ultimi due turni prima di ufficializzare l’arrivo sulla propria panchina di Thiago Motta dal Bologna. Una possibile fine che Allegri di sicuro non si aspettava, pur essendo già con un piede e mezzo fuori dal progetto Juve.

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Serie A

Tre allenatori, due incognite e uno Scudetto: il countdown disastroso del Napoli

Il Napoli si lascia alle spalle un anno pienamente al di sotto delle aspettative, con tre allenatori diversi e una marea di incognite per il futuro

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I numeri nel calcio non svelano tutto, è vero, ma nell’analisi di un’intera stagione forniscono spesso un’accurata fotografia. Soprattutto in una delle città più fotogeniche del mondo, nonché legata a doppio filo alla squadra che la rappresenta: per il Napoli un anno tristissimo è sul viale del tramonto.

Le cifre non sono quelle dei contratti o dei bonus, ma dei punti in classifica che sanciscono come la creatura di De Laurentiis sia la peggior squadra per rendimento nell’anno successivo alla vittoria dello Scudetto della storia della Serie A. Un macigno pesantissimo che dagli allenatori alle incognite future fornisce gli elementi di un countdown disastroso.

Napoli, campione d’Italia 2022/23

Garcia, Mazzarri e Calzona: nessuno è colpevole

In principio fu Garcia, chiamato a sostituire il mito di Luciano Spalletti e già pieno di rumori di sottofondo poco spiacevoli nelle prime battute del campionato. Una scelta che nei primi mesi ha restituito uno scontrino amaro per un Napoli fuori dalla lotta Scudetto ancor prima che arrivasse il primo freddo.

Poi è stato il turno della pioggia, soprattutto di lacrime, a bagnare lo stadio Diego Armando Maradona. Il ritorno di Mazzarri è stato un atto di estremo romanticismo, ma a quel punto si era già entrati nella concezione che no, la colpa del tracollo post tricolore non riguarda di certo la figura dell’allenatore. Men che meno quella del povero Calzona, catapultato su una panchina all’improvviso e con un Europeo da preparare con la Slovacchia. Quando? Nel tempo libero, forse?

Victor Osimhen, Napoli
Victor Osimhen, Napoli

Dalle stelle alle stalle

Il Napoli dovrà risolvere, visto quanto detto, due incognite gigantesche. In primis quella di un nuovo tecnico che possibilmente riesca a lavorare con sostituti all’altezza dei possibili partenti, ed è qui che ci si ricollega all’altra X partenopea. Quella dell’attaccante, impossibile da sbagliare con la partenza ormai certa di Osimhen.

Si badi bene, all’ombra del Vesuvio la delusione è stata attenuata – almeno nei primi mesi – dalla lunga coda dei festeggiamenti per uno Scudetto storico. Ma poi l’effetto titolo si è esaurito, fino ad esaurire a sua volta gli animi dei tifosi che si sono ritrovati dalle stelle alle stalle. E nella prossima annata – la prima da tempo immemore senza un’Europa vera da giocare – il confine tra pazienza e contestazione sarà ancora più sottile.

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