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Serie A

Udinese-Roma, il regolamento: 20′ per Champions e salvezza

Parte della lotta Champions e di quella per non retrocedere passa da Udinese-Roma: oggi si torna in campo per concludere il match interrotto dopo il malore di Ndicka, non senza qualche novità

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Pereyra e Llorente

Non sarà una partita come le altre per svariati motivi quella di scena oggi al Blue Energy Stadium. Udinese-Roma non avrà i canonici 90′ nel suo canovaccio, ma soltanto i restanti 20′ – 18 per la precisione – non giocati per il malore a Ndicka. La sospensione ha portato, dopo uno spavento scongiurato, al rinvio della gara secondo l’articolo 30 del Regolamento della Lega Serie A.

Lo stesso va a scandire la disputa di una gara in un giorno diverso, a partire dal momento esatto in cui essa è stata interrotta. Il caso di Udinese-Roma, inoltre, esula dalle logiche classiche per una serie di altri motivi ma resta tappa fondamentale per la corsa Champions e salvezza.

Fabio Cannavaro
Fabio Cannavaro

Udinese-Roma, da Cannavaro a Ndicka

Il primo è il più noto: la presenza di Fabio Cannavaro al posto di Cioffi sulla panchina dell’Udinese. Si tratta del primo caso di subentro di un tecnico a gara in corso nella storia della Serie A, con l’ex compagno di Nazionale De Rossi come avversario.

Secondo il regolamento in vigore, poi, a livello di formazioni vi saranno alcune accortezze da mantenere. Potranno scendere in campo infatti tutti i calciatori presenti in distinta al momento della sospensione, tranne chi in quel momento era già stato sostituito.

L’Udinese, dunque, non avrà Kamara ed Ehizibue, la Roma Huijsen e Aouar. E Ndicka? Paradossalmente, non essendo stato cambiato, potrebbe giocare. Ma avendo ricevuto l’ok medico neanche 24 ore fa in casa giallorossa si opterà per la via dell’assoluta prudenza.

Serie A

Sassuolo in B, la Roma tifa Atalanta: stasera Bologna-Juventus

Il Sassuolo perde con il Cagliari e saluta la Serie A: Cagliari salvo, ultima giornata decisiva per almeno tre squadre. La Roma spera nell’Atalanta in ottica Champions

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Prati, Cagliari

Si avvia verso il tramonto il 37° turno della Serie A, con il pari tra Inter e Lazio a condire la consegna del trofeo ai nerazzurri. Il ventesimo Scudetto sollevato al cielo da Lautaro e compagni è la copertina di una giornata tutt’altro che interlocutoria in ogni frazione di classifica. Nelle retrovie lo scontro diretto lo vince il Cagliari di Ranieri, all’ennesimo miracolo salvezza, che condanna il Sassuolo alla Serie B dopo 11 anni.

Per scoprire l’ultima retrocessa insieme ai neroverdi e alla Salernitana servirà attendere una settimana: il Verona – match point oggi proprio a Salerno – ospiterà l’Inter, l’Empoli giocherà con la Roma e al Benito Stirpe ci sarà Frosinone-Udinese. I friulani hanno agguantato il pari contro la formazione di Nicola in casa, mentre i ciociari sono usciti con tre punti cruciali dall’U-Power Stadium di Monza.

Roma, scommessa De Rossi per un progetto a lungo termine
Daniele De Rossi

L’Europa che conta

In ottica Europa, la Roma batte 1-0 il Genoa ed è costretta a tifare Atalanta, vittoriosa a Lecce e già qualificata in Champions. Se la Dea dovesse arrivare quinta e vincere l’Europa League, la squadra di De Rossi potrà giocare l’Europa dei grandi nella prossima stagione.

Chi lo farà sicuramente scende in campo alle 20:45: Bologna-Juventus chiude il quadro della giornata, aprendo le porte al futuro. Sarà la prima di Paolo Montero sulla panchina bianconera, ma soprattutto un incrocio che sa di destino vista la prossimità di Thiago Motta a diventare il successore di Max Allegri.

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Serie A

Juventus, ora è finita: Allegri esonerato

Ufficiale l’esonero di Allegri, che saluta con due gare d’anticipo la Juventus: si chiudono 8 anni di successi, record, delusioni, critiche e velenosi finali

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Allegri, Juventus

Si chiude dopo 8 anni complessivi, 5 Scudetti, 5 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane l’avventura di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus.

Dopo il caos post finale con l’Atalanta, l’indiscrezione si è trasformata pian piano in certezza e al termine di un incontro con Giuntoli è giunta la separazione definitiva.

La Juventus esonera Allegri dopo un ultimo triennio difficile, culminato comunque con il sorriso di una Coppa Italia in bacheca. La direzione tecnica per le ultime due gare – ininfluenti per la classifica di Serie A – sarà affidata all’allenatore dell’U19 Paolo Montero.

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Serie A

Allegri, addio amaro: lite con Giuntoli, pronto Montero

La furia mostrata contro l’Atalanta potrebbe costare cara ad Allegri, che dopo la lite con Giuntoli potrebbe salutare in via anticipata

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Allegri, Juventus

L’avventura di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus potrebbe concludersi nel modo più amaro. Il tecnico livornese durante e dopo la finale di Coppa Italia vinta contro l’Atalanta ha fatto parlare di sé prima per la sfuriata verso l’arbitro con tanto di espulsione, poi per il dissapore mostrato nei festeggiamenti, neanche tanto velatamente, nei confronti del ds Cristiano Giuntoli.

Un punto di rottura pubblico che arriva in concomitanza con la presunta aggressione al direttore di Tuttosport, Guido Vaciago, nella pancia dello Stadio Olimpico e che – tirando le somme – restituisce un possibile provvedimento da parte della Juventus. Quello del giudice sportivo è già arrivato: due turni di squalifica in Coppa Italia e multa di 5mila euro.

La Vecchia Signora potrebbe dunque procedere con un licenziamento per giusta causa, per cui i bianconeri verrebbero guidati dal tecnico della primavera Paolo Montero negli ultimi due turni prima di ufficializzare l’arrivo sulla propria panchina di Thiago Motta dal Bologna. Una possibile fine che Allegri di sicuro non si aspettava, pur essendo già con un piede e mezzo fuori dal progetto Juve.

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