Connect with us

Tennis

Madrid, Nadal si impone: avanti Sonego e Cobolli, out Errani

Nadal vince dominando all’esordio dell’ultimo Madrid della sua carriera. Passano anche Cobolli, Sonego e Arnaldi, mentre esce di scena Sara Errani

Published

on

Nadal

Giornata di primi e secondi turni, per quanto riguarda l’ATP e il WTA di Madrid. Nel giorno della liberazione, infatti, andranno a delinearsi gli ultimi verdetti del primo atto del torneo maschile.

Lato Italia, sono tre i giocatori impegnati: Flavio Cobolli, vincente, per 2-1, in rimonta contro il cileno Tabilo, seguito da Lorenzo Sonego, il quale regola in 2 soli set Richard Gasquet, e Lorenzo Arnaldi, anch’esso vincente in 2 set con O’Connell. Esordio, nell’ultimo Madrid della sua carriera, anche per Rafael Nadal, che, di esperienza, si è imposto sul giovane Blanch con un netto 6-1 6-0.

WTA Madrid, Errani non passa: doppio bagel per Gauff

Per quanto riguarda, invece, il tabellone femminile, hanno preso il via le sfide valide per i secondi turni. Sara Errani è l’unica italiana scesa in campo, che, dopo la bella vittoria di ieri, è caduta questa volta, con un netto 2-0, nel match contro Haddad Maia.

Impegnata, poi, anche la numero 1 del mondo Iga Swiatek, contro Wang nell’ultimo match di giornata, in cui ha vinto per 6-1 6-4. Inizio perfetto per Coco Gauff ha rifilato a Rus un netto doppio bagel.

ATP

Non solo Sinner, anche Berrettini saluta Roma: “Ho messo da parte il cuore”

Anche Berrettini, come Sinner, non prenderà parte al Master 1000 di Roma. Ad annunciarlo è stato lo stesso tennista in conferenza stampa, parlando anche del suo futuro

Published

on

Berrettini

Dopo il forfait di Jannik Sinner, il Master 1000 di Roma perde un altro beniamino di casa. Matteo Berrettini, infatti, tramite una conferenza stampa al Foro Italico ha annunciato il suo ritiro dal torneo, alla vigilia di quello che sarebbe dovuto essere il derby italiano contro Stefano Napolitano al primo turno.

“Non riuscivo a giocare, ho provato di tutto per esserci ma non sono pronto” sono state le parole con cui Berrettini ha salutato il torneo. Una scelta che guarda anche al futuro: “Ho dovuto mettere da parte il cuore, è quello che è giusto fare per me. Difficile dire quando tornerò, prima di Parigi o a Parigi, non ho obiettivi troppo lontani ma ora non sono pronto”.

Continue Reading

Tennis

Roma, Cobolli e Darderi avanzano: out Bronzetti

Al Master 1000 di Roma avanzano, nonostante la pioggia, sia Cobolli che Darderi, che supera Shapovalov. Escono di scena, invece, Bronzetti e Brancaccio

Published

on

Darderi

In un mercoledì perseguitato dalla pioggia, al Master 1000 di Roma sono scesi in campo quattro italiani. Se, lato ATP, sorride il tennis azzurro con le vittorie di Cobolli e Darderi, il torneo femminile saluta invece sia Lucia Bronzetti che Noemi Brancaccio.

Darderi rimonta Shapovalov, Bronzetti si arrende a Kenin

3 ore e 12 sono servite a Darderi per superare il primo turno a Roma. L’italiano si è trovato di fronte un avversario decisamente ostico, Denis Shapovalov, e ha dato il via ad un match perennemente sul filo del rasoio.

Il classe 2002, peraltro, ha anche dovuto rimontare lo svantaggio, visto che il primo set se lo è aggiudicato il canadese al tie break. Con un 6-3 e aggiudicandosi il tie break del terzo parziale, però, Darderi ha ribaltato l’esito della sfida accedendo al secondo turno.

Secondo atto del torneo raggiunto anche da Cobolli, che ha avuto meno problemi rispetto al connazionale, superando con un 6-4 6-2 il qualificato Marterer. Esce di scena, invece, Brancaccio, sconfitta da Siniakova per 6-4 6-2, così come Lucia Bronzetti che si è arresa a Kenin per 6-3 6-2.

Continue Reading

ATP

Rublev è il primo degli umani, ma il calendario “umanizza” anche gli alieni

È Rublev il primo degli umani: questo ha stabilito il torneo di Madrid. Un calendario volto allo spettacolo, però, rischia di minare lo spettacolo stesso

Published

on

Sinner

L’attesa per il master 1000 di Madrid era alle stelle: un Alcaraz alla ricerca della riconferma in casa per ripartire, Sinner pronto ad accorciare sulla prima posizione del ranking, un Medvedev pronto a dimostrare che Roma 2023 non era un caso e un Djokovic che poteva far prendere il definitivo via alla sua stagione sul rosso.

Pronti, partenza e il serbo dà forfait ancor prima del sorteggio. Poco male per l’audience, Jannik sarà per la prima volta numero 1 del seeding. Via, e arrivano i primi problemi all’anca per l’altoatesino, ma la rimonta su Khachanov allontana i pensieri sul ritiro dal torneo e rilancia ancora le gesta del tennista. Un Alcaraz in difficoltà cede a Rublev e salta Roma. Nemmeno il tempo per realizzare e Sinner annuncia l’addio alla capitale spagnola per questa stagione.

Che occasione per Medvedev? Il match con Lehecka dura un solo set, lo stesso impiegato da Auger Aliassime tra quarti e semifinale per raggiungere l’ultimo atto. I problemi fisici bussano a troppe porte.

Andrey Rublev

Rublev erede di Ruud tra sbavature e maledizioni

Il risultato di un Madrid decisamente poco spettacolare lato ATP – riscattato da una finale per cuori forti tra Swiatek e Sabalenka – è la consacrazione definitiva di Rublev come primo degli umani. Un titolo che qualche anno fa si era guadagnato di diritto Casper Ruud, sempre pronto ad approfittare di ogni sbavatura degli alieni del tennis attuale e che ora calza a pennello al russo.

In questo caso, però, parlare di sbavatura è riduttivo, considerando anche che la “maledizione” di Madrid si è già espansa. Roma, infatti, accoglierà un torneo privo del beniamino di casa, Jannik Sinner, e del rivale Carlos Alcaraz, entrambi per guai fisici. Ci sarà, invece, un Medvedev chiamato a difendere il titolo con più di un’incognita sulle sue condizioni e un Djokovic strafavorito, sì, ma al suo primo impegno dopo l’inaspettata sconfitta contro Ruud. Una maledizione che, in realtà, si portava già con sé Montecarlo e che costringe a porsi alcuni interrogativi.

Alcaraz

Lo spettacolo toglie allo spettacolo

Indian Wells 6-17 marzo; Miami 20-31 marzo; Montecarlo 7-14 aprile; Madrid 24 aprile-5 maggio; Roma 8-19 maggio; Roland Garros 26 maggio-9 giugno.

Così recita il calendario ATP: sei grandi appuntamenti racchiusi in tre mesi, a cui bisognerebbe anche aggiungere il prestigioso 500 di Barcellona. Dei sei tornei, solo Montecarlo ha la durata standard di una settimana, mentre tutti gli altri Master 1000 sono stati allungati a 10 giorni e il Roland Garros impegna le solite due settimane.

25 giorni di riposo totali, ossia 5 di media tra un torneo e l’altro: una media alzata dalla pausa di una settimana a cavallo tra cemento e terra rossa e dalla settimana in cui si disputa Barcellona. Terminato lo Slam parigino, poi, la corsa all’adattamento all’erba, visto che solo tre settimane dopo è il turno di Wimbledon.

Per lo spettacolo è una manna dal cielo, così come per tutti i tennisti in ascesa o semplicemente non ai vertici che hanno più chances per entrare nei tornei importanti e per guadagnare in montepremi e punti. Un calendario che, però, ridimensiona fortemente coloro che invece scendono in campo con la previsione di giungere fino in fondo ad ogni torneo.

Una programmazione di questo tipo umanizza gli attuali alieni del circuito, vuoi per forfait, vuoi per problemi fisici. Una programmazione che, peraltro, rende difficile l’adattamento al cambio di superficie soprattutto per i giovani alle prese con le prime stagioni ad alto livello. Con lo spauracchio di un nuovo Master 1000 in Arabia, c’è da domandarsi se questa ricerca di spettacolo non mini lo spettacolo stesso.

Continue Reading

Trending