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Serie A

Squalifica Pogba, confermati 4 anni: la risposta del francese

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Verdetto confermato. Paul Pogba, centrocampista della Juventus è stato squalificato per 4 anni dal Tribunale Nazionale Antidoping accogliendo così la proposta iniziale della Procura. Una vera e propria batosta per il francese, che stando a quanto notificatogli in via ufficiale potrà tornare a giocare all’età di 34 anni e 6 mesi. Lontano, probabilmente, dalla Torino bianconera.

Il calvario di Pogba ha inizio lo scorso 20 agosto, quando si è sottoposto ad uno dei consueti test antidoping al termine di Udinese-Juventus. Un match in cui il calciatore ha sostato in panchina per tutta la durata dei 90′ e che ha sancito, in seguito agli esami, la positività al DHEA. Si tratta di un farmaco non autorizzato, che Paul avrebbe assunto inconsapevolmente. Su tale assunto si baserà la difesa del numero 10 della Vecchia Signora, che in passato all’ombra della Mole ha deliziato anche i palati più esigenti a suon di gol ed assist.

Pogba non si arrende: “Ora il ricorso”

Momenti che rischiano di appartenere, ormai, soltanto al passato sebbene Pogba si sia esposto sui social con un duro comunicato: “Verdetto ingiusto. Sono triste, scioccato e affranto. Quando sarò libero da restrizioni legali tutto sarà più chiaro. Ma non ho mai consapevolmente o deliberatamente assunto integratori che violano le norme antidoping”. La battaglia legale per ottenere uno sconto della pena, dunque, è solo all’inizio. Come annuncia Pogba in chiusura di comunicato: “Presenterò ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport”.

Si tratta dell’ultima spiaggia per il calciatore francese, che ha vissuto anni travagliati a cavallo della fine della sua esperienza con il Manchester United e l’inizio della sua seconda con la Juve. Prima lo scontro legale con il fratello, con tanto di rapimento e ricatto di natura economica, poi gli innumerevoli infortuni che ne hanno minato la continuità in campo, non consentendogli di performare al massimo.

L’ennesima doccia fredda, perciò, rischia di scrivere la parola fine su una carriera condotta per anni ad altissimi livelli ma crollata sul più bello per Pogba, che non è più tornato ai livelli cui ci aveva abituato nei suoi primi anni in Serie A. E forse questo – sconto della pena o meno – rappresenta il più grande rimpianto della sua vita sportiva.

Serie A

Agenzia governativa, no della Lega Serie A: Gravina difende la Covisoc

Ore frenetiche in seguito alla proposta del Ministro Abodi in merito alla creazione di un organo preposto al controllo finanziario dei club professionistici: la Lega Serie A si oppone, Gravina convoca una riunione d’urgenza

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Andrea Abodi, Ministro dello Sport

Giornata piuttosto intensa sul fronte politico e sportivo con la proposta del Ministro dello Sport, Andrea Abodi, di creare un’agenzia governativa preposta ai controlli di natura finanziaria dei club professionistici. Tale ente andrebbe a sostituire la Covisoc ed è stato al centro della riunione odierna della Lega Serie A, convocata dal presidente Casini.

Nella tavola rotonda da poco conclusasi i club hanno espresso il proprio dissenso verso la proposta di Abodi, difendendo l’operato della Covisoc e rivendicando così l’autonomia dell’ordinamento sportivo dalla politica. Una decisione a cui fanno eco anche le parole del presidente della FIGC, Gabriele Gravina: “La Covisoc è formata da ottimi professionisti e garantisce l’equa competizione”.

FIGC, riunione d’urgenza

Gravina ha già convocato una riunione d’urgenza alle 18:00 per analizzare l’intera situazione, sulla quale si sono espressi anche la FIP e la Lega Basket, anch’esse potenzialmente interessate dall’introduzione della suddetta agenzia governativa. Una storia su cui Malagò, vertice del CONI, ha usato parole al veleno in mattinata spostando poi il focus nel pomeriggio sulla creazione di un clima di collaborazione: “C’è tutto il tempo per ricucire”.

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Serie A

Tra Europa e salvezza: Salernitana-Atalanta e Udinese-Napoli, probabili formazioni

Il Napoli fa visita all’Udinese, in cerca di punti salvezza. L’Atalanta insegue l’Europa sul campo della già retrocessa Salernitana

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Fabio Cannavaro

La Serie A ha già restituito i propri verdetti in testa e in coda alla classifica, con l’Inter campione d’Italia e la Salernitana già retrocessa in Serie B. Proprio dall’Arechi di Salerno parte la tappa conclusiva della 36° giornata, con la formazione di Colantuono che ospita un’Atalanta desiderosa di punti per planare fino all’Europa che conta. Nella settimana che porta al ritorno di Coppa contro il Marsiglia, Gasperini non intende chiudere nessuno degli ingressi a disposizione, dunque si va verso un turnover ragionato per la Dea

Chi non ha più margine di errore è l’Udinese, in piena lotta per non retrocedere e chiamato a disputare la partita perfetta per far punti contro il Napoli. Nello stadio del 3° Scudetto, i partenopei fanno i conti con i resti di una stagione da dimenticare e tentano di massimizzare quanto resta. Perlomeno per regalarsi una competizione europea la prossima stagione, qualsiasi essa sia.

Koopmeiners, Atalanta
Koopmeiners, Atalanta

Le probabili formazioni

Salernitana (3421): Costil; Fazio, Manolas, Pirola; Bradaric, Coulibaly, Basic, Sambia; Tchaouna, Vignato; Ikwuemesi. All. Colantuono
Atalanta (3421): Carnesecchi; Scalvini, Hien, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Ederson; Ruggeri; Miranchuk, Lookman; Touré. All. Gasperini

Udinese (3421): Okoye; Kristensen, Bijol, Kabasele; Ehizibue, Walace, Zarraga, Kamara; Samardzic, Pereyra; Lucca. All. Cannavaro
Napoli (433): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Cajuste; Politano, Osimhen, Lindstrom. All. Calzona

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Serie A

Bremer record, ma la Juventus non vince: dato da brividi per Allegri

La Juventus pareggia con la Roma grazie al gol di Bremer, specialista dei Top 5 campionati europei. Ma un dato horror condanna Allegri

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Bremer, Juventus

La partita dell’Olimpico di Roma ha restituito risposte positive dal punto di vista dell’atteggiamento, decisamente meno da quello del risultato. Così la Juventus ha dovuto accontentarsi di un pareggio che nella ripresa avrebbe potuto trasformarsi in vittoria, tanto quanto sconfitta viste le occasioni create da entrambe le formazioni.

Quella capitalizzata dalla squadra di Allegri porta la firma di Bremer, che diviene così il difensore con più gol di testa realizzati nelle ultime quattro stagioni dei cinque maggiori campionati europei. Una statistica che conferma l’assoluta pericolosità offensiva del gigante brasiliano.

Allegri, Juventus
Allegri, Juventus @Twitter

Champions vicina, obiettivo Coppa Italia

Sebbene l’1-1 di Roma avvicini ulteriormente la Juventus alla qualificazione in Champions League, è impossibile non soffermarsi sul girone di ritorno da horror della Vecchia Signora. Il dato da brividi per Allegri riguarda le ultime 14 gare in cui sono arrivate solo due vittorie, in casa con Frosinone e Fiorentina – firmate entrambe da due difensori, Rugani e Gatti.

Dalla gara con l’Empoli, infatti, i bianconeri hanno collezionato 8 pareggi e 4 sconfitte, intermezzate dalla vittoria interna in semifinale di Coppa Italia contro la Lazio e dall’indolore sconfitta della gara di ritorno. Proprio dalla conquista o meno del trofeo il prossimo 15 maggio contro l’Atalanta passerà parte del giudizio della proprietà sul secondo ciclo Allegri, che in caso di vittoria della Dea chiuderebbe il terzo anno senza alcun trofeo all’attivo.

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