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Nadal, il countdown è iniziato: l’ultimo ballo è il rischio del campione

Il ritorno di Rafael Nadal a Barcellona segna un momento significativo nella sua carriera. Nonostante le sfide fisiche, Nadal è determinato a giocare e competere. Tuttavia, accetta che la sua performance possa essere limitata dagli infortuni. Il suo desiderio di continuare a giocare nonostante le difficoltà riflette la sua determinazione e la sua grandezza come atleta e persona

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Nadal

“Il primo aspetto positivo è che sono riuscito a giocare”Il tanto atteso ritorno in campo di Rafael Nadal è giunto in quella Barcellona, che per 12 volte lo ha visto alzare il trofeo sulla terra rossa di cui è negli anni diventato padrone. Un rientro che, da un lato, era annunciato, ma, dall’altro, rischiava di rimanere sospeso con i problemi fisici la variabile principale che pendeva sul filo.

“La seconda cosa positiva è aver finito il torneo senza infortuni” – Gli infortuni, la stoccata decisiva ad un giocatore come Nadal che sembrava immune all’avanzare dell’età. Lo stesso avversario che era già venuto a bussare alla sua porta tra il 2014 e il 2018 e che era già riuscito ad arginare per tornare, poi, da numero 1. I problemi fisici, però, questa volta non sembrano voler sparire e allora la tattica necessita una variazione. Convivere con il nemico invece che sconfiggerlo: l’ultima grande sfida del campione, l’ultimo ballo passa dall’ultimo grande rischio del King of Clay.

L’ultimo ballo prende il via

“Ho dovuto giocare col freno a mano tirato”Una frase che era difficile aspettarsi da Rafael Nadal, colui che ha lasciato fino all’ultimo briciolo della propria energia sui campi da tennis. Una frase che stona ancora di più se si pensa che arriva dalla terra rossa di cui è simbolo indiscusso, dal terreno che più lo rappresenta.

“Non ho potuto giocare per essere realmente competitivo nel torneo”Non è stato scendere in campo la difficoltà maggiore affrontata da Nadal e nemmeno stringere i denti a causa dei guai fisici. Lo step più grande è stato accettare di iniziare un torneo, una sfida conscio che non l’avrebbe vinta fino in fondo. Per colui che si è regalato titoli anche nei momenti più impensabili, però, è l’unica chance perché vada in scena su un campo l’ultimo ballo.

Nadal
Nadal

Nadal contro Nadal: una sfida ‘possibile’

“Tutto questo va contro il mio modo di intendere lo sport” – Per l’ultimo grande blitz, Nadal deve superare l’unico avversario che non aveva mai affrontato nella sua carriera: se stesso. La sfida poteva evitarla, poteva dire addio al gioco che lo ha accompagnato per due decenni e ne sarebbe uscito comunque da vincente. Poteva non sottoporsi all’idea di scendere in campo senza il suo 100 per 100, senza la possibilità di arrivare fino in fondo e non avrebbe scalfito la sua carriera.

Forse, però, per Nadal c’è qualcosa più forte ancora del suo ‘modo di intendere lo sport’, un’onestà sportiva che non gli ha permesso di arrendersi. La sfida, infatti, può vincerla e, allora, colui che ha realizzato imprese che avevano possibilità di riuscita infinitesime non può appendere la racchetta al chiodo, non prima di averla affrontata.

Il Roland Garros ha un solo sovrano

“È ciò che devo fare per darmi una possibilità per le prossime settimane”C’è un torneo che per Nadal vale più di Barcellona, un torneo che vale anche più di Madrid e di tutti gli altri terreni su cui ha gioito: il Roland Garros. È lì che la mente di Rafa vola, è lì che il re della terra vuole sognare. L’addio nel secondo slam dell’anno è l’ipotesi più probabile, ma c’è ancora una variabile in corsa. Parigi, infatti, non ospiterà soltanto il classico appuntamento primaverile, ma anche la rassegna olimpica di agosto. Un appuntamento che non può passare inosservato per spagnolo: il terreno del Roland Garros, infondo, ha un solo sovrano.

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ATP

Rublev è il primo degli umani, ma il calendario “umanizza” anche gli alieni

È Rublev il primo degli umani: questo ha stabilito il torneo di Madrid. Un calendario volto allo spettacolo, però, rischia di minare lo spettacolo stesso

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Sinner

L’attesa per il master 1000 di Madrid era alle stelle: un Alcaraz alla ricerca della riconferma in casa per ripartire, Sinner pronto ad accorciare sulla prima posizione del ranking, un Medvedev pronto a dimostrare che Roma 2023 non era un caso e un Djokovic che poteva far prendere il definitivo via alla sua stagione sul rosso.

Pronti, partenza e il serbo dà forfait ancor prima del sorteggio. Poco male per l’audience, Jannik sarà per la prima volta numero 1 del seeding. Via, e arrivano i primi problemi all’anca per l’altoatesino, ma la rimonta su Khachanov allontana i pensieri sul ritiro dal torneo e rilancia ancora le gesta del tennista. Un Alcaraz in difficoltà cede a Rublev e salta Roma. Nemmeno il tempo per realizzare e Sinner annuncia l’addio alla capitale spagnola per questa stagione.

Che occasione per Medvedev? Il match con Lehecka dura un solo set, lo stesso impiegato da Auger Aliassime tra quarti e semifinale per raggiungere l’ultimo atto. I problemi fisici bussano a troppe porte.

Andrey Rublev

Rublev erede di Ruud tra sbavature e maledizioni

Il risultato di un Madrid decisamente poco spettacolare lato ATP – riscattato da una finale per cuori forti tra Swiatek e Sabalenka – è la consacrazione definitiva di Rublev come primo degli umani. Un titolo che qualche anno fa si era guadagnato di diritto Casper Ruud, sempre pronto ad approfittare di ogni sbavatura degli alieni del tennis attuale e che ora calza a pennello al russo.

In questo caso, però, parlare di sbavatura è riduttivo, considerando anche che la “maledizione” di Madrid si è già espansa. Roma, infatti, accoglierà un torneo privo del beniamino di casa, Jannik Sinner, e del rivale Carlos Alcaraz, entrambi per guai fisici. Ci sarà, invece, un Medvedev chiamato a difendere il titolo con più di un’incognita sulle sue condizioni e un Djokovic strafavorito, sì, ma al suo primo impegno dopo l’inaspettata sconfitta contro Ruud. Una maledizione che, in realtà, si portava già con sé Montecarlo e che costringe a porsi alcuni interrogativi.

Alcaraz

Lo spettacolo toglie allo spettacolo

Indian Wells 6-17 marzo; Miami 20-31 marzo; Montecarlo 7-14 aprile; Madrid 24 aprile-5 maggio; Roma 8-19 maggio; Roland Garros 26 maggio-9 giugno.

Così recita il calendario ATP: sei grandi appuntamenti racchiusi in tre mesi, a cui bisognerebbe anche aggiungere il prestigioso 500 di Barcellona. Dei sei tornei, solo Montecarlo ha la durata standard di una settimana, mentre tutti gli altri Master 1000 sono stati allungati a 10 giorni e il Roland Garros impegna le solite due settimane.

25 giorni di riposo totali, ossia 5 di media tra un torneo e l’altro: una media alzata dalla pausa di una settimana a cavallo tra cemento e terra rossa e dalla settimana in cui si disputa Barcellona. Terminato lo Slam parigino, poi, la corsa all’adattamento all’erba, visto che solo tre settimane dopo è il turno di Wimbledon.

Per lo spettacolo è una manna dal cielo, così come per tutti i tennisti in ascesa o semplicemente non ai vertici che hanno più chances per entrare nei tornei importanti e per guadagnare in montepremi e punti. Un calendario che, però, ridimensiona fortemente coloro che invece scendono in campo con la previsione di giungere fino in fondo ad ogni torneo.

Una programmazione di questo tipo umanizza gli attuali alieni del circuito, vuoi per forfait, vuoi per problemi fisici. Una programmazione che, peraltro, rende difficile l’adattamento al cambio di superficie soprattutto per i giovani alle prese con le prime stagioni ad alto livello. Con lo spauracchio di un nuovo Master 1000 in Arabia, c’è da domandarsi se questa ricerca di spettacolo non mini lo spettacolo stesso.

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ATP

Rublev vince a Madrid, rimontato Auger: 3 ore valgono il secondo Master 1000

Andrey Rublev, al termine di 3 ore di intensa battaglia, ribalta Auger-Aliassime e mette la firma sul Master 1000 di Madrid

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Andrey Rublev

Andrey Rublev vince contro Felix Auger-Aliassime e mette la firma sul titolo del Master 1000 di Madrid. Al termine di, quasi, 3 ore di intensa battaglia contro il canadese, infatti, è il russo ad avere la meglio in altrettanti set. Secondo e terzo parziale in 7-5 valgono la rimonta sul rivale di giornata, in grado di vincere 6-4 in apertura, oltre al secondo 1000 in carriera, dopo quello di Montecarlo dello scorso anno.

Madrid senza giganti, Rublev ancora ‘primo tra gli umani’

La mezz’ora scarsa di gioco, tra quarti di finale e semifinale causa ritiri, non lancia sufficientemente Auger, costretto a piegarsi a Rublev, in grado di confermarsi come ‘primo degli umani’ nel circuito ATP. Come spesso accaduto in carriera, infatti, il russo capitalizza l’occasione: assente Djokovic, ritirato Sinner, trafigge un Alcaraz con guai fisici e fa proprio il titolo di Madrid.

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ATP

Sinner non recupera e salta Roma: “Non è facile, non vedevo l’ora”

Sinner annuncia il forfait a Roma a causa del problema all’anca lamentato a Madrid e in vista dei prossimi impegni, tra cui, ovviamente, il Roland Garros

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Jannik Sinner

Jannik Sinner non prenderà parte agli Internazionali d’Italia: ad annunciarlo è stato lo stesso tennista, tramite i propri canali social, con un messaggio indirizzato ai propri tifosi. La causa del forfait è lo stesso problema all’anca che lo aveva costretto al ritiro da Madrid e da cui non ha ancora pienamente recuperato.

Sinner, forfait Roma: obiettivo Roland Garros

“Non è facile scrivere questo messaggio, ma dopo aver parlato di nuovo con i medici e gli specialisti devo annunciare che purtroppo non prenderà parte al torneo di Roma”, ha esordito Sinner nel post sui propri canali social.

Una scelta che, si spera, sia dovuta alla necessità di una ripresa totale in vista del Roland Garros e della stagione su erba, più che alla gravità dell’infortunio in sé, per cui aveva già salutato il torneo di Madrid.

Il dispiacere più grande è ovviamente quello di saltare l’appuntamento di fronte ai propri tifosi, che mai come in questa stagione erano pronti ad accoglierlo a braccia aperte: “Sono molto triste, essendo uno dei miei tornei preferiti in assoluto. Non vedevo l’ora di tornare e giocare a casa davanti al pubblico italiano”.

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